Cosa devono avere gli istruttori del settore giovanile?
La risposta può darla un maestro di calcio e di vita, il nostro Responsabile Tecnico, mister Lillino Caus.
La sua lunga esperienza nel calcio giovanile leccese, per tanti anni del settore giovanile della società US Lecce alla quale ha formato giovani talentuosi tra cui Francesco Moriero, Gianluca Petrachi, Antonio Conte e tanti altri.
Lillino Caus risponde così a questa domanda: “Ne ho visti tanti giovani nella mia carriera, alcuni sono diventati campioni nel calcio, altri nella vita. Il problema vero però restano i genitori, che ripongono molte aspettative sul figlio. Essi affidano i loro ragazzi nelle mani di un istruttore che deve farlo crescere sotto ogni punto di vista: tecnico, tattico, fisico ma sopratutto umano. La scuola calcio è scuola in cui imparare!
Un istruttore, nei settori giovanili, professionistici e dilettantistici, deve avere tre doti: passione, volontà ed umiltà.
Un istruttore che opera in queste categorie, deve avere come unico obiettivo quello di migliorare il rapporto con i giovani, comprenderli, dialogare costantemente con loro ed aiutarli a crescere.
Alcune volte il ragazzo è più predisposto ad aprirsi con il proprio istruttore anzichè con il proprio genitore, a condizione che l’istruttore si sia dimostrato in grado di meritarsi la fiducia del giovane.
Se c’è questo rapporto, l’allievo cresce anche tecnicamente, perchè dà tutto se stesso per migliorarsi.”